TEMPUS TRANSIT

Tempi Sacri e Profani del Medioevo

Le Cantrici di Euterpe

ensemble AQUILA ALTERA

Maria Antonietta Cignitti - direttore

FONTI:
1 -8 Berlino, MS germ. 779. 2 - 13 Cortona, Bibl. Comunale MS. 91. 3 London Bibl. Egerton 2615. 4 Paris, Bibl. National de France, fr 844. 5 Monaco, Bibl. Nazionale Cod. Lat. 4660. 6 Burgos, Monastero di Las Helgas 7 - 10 Madrid. Bibl. Nacional, MS 10069. 9 - 14 London, Britsh Library, Harley MS 978 11 Cividale del Friuli, Museo Archeologico Nazionale Cod. XLI. 12 Codice di S. Marziale di Limoges

1. Owe, lieber sumer N. von Reuenthal (ca 1180-1240)

2. Gloria in cielo - lauda sec. XIII

3. Orientis partibus - conductus sec. XIII

4. IV Estampie royal - danza fine sec.XIII

5. Tempus transit gelidum - sequenza sec. XIII

6. Victime pascali laudes - sequenza sec. XIII

7. Ben vennas mayo - cantiga sec. XIII

8. Ine gesach die heide N. von Reuenthal

9. Sumer is icumen - rota 1260 ca.

10. Des quando Deus sa madre aos çeos levou - cantiga

11. Ave gloriosa mater salvatoris inizio sec. XIV

12. Vinum bonum et suave - sequenza sec.XIII

13. Faciamo laude a tutt'i Sancti - lauda sec.XIII

14 Ductia/Tempus transit gelidum (vers. strumentale)

TEMPUS TRANSIT è un "viaggio" sonoro attraverso i tempi sacri e profani della società medievale. Il titolo è quindi significativo in quanto vuole suggerire una particolare prospettiva: quella del trascorrere del tempo attraverso una scelta di musiche appartenenti a generi e stili differenti dell’Europa, tra la fine del XII e l’inizio del XIV secolo.Il tempo per gli uomini del Medioevo fluiva lento e la vita si organizzava sulla base dei ritmi imposti dalla natura, più che dall’uomo: dal susseguirsi del giorno e della notte, dalle fasi lunari, dall'alternarsi delle stagioni. L'altro elemento fondamentale che scandiva la vita medievale era costituito dal calendario delle festività religiose. Il Basso Medioevo interpreta questa commistione tra sacro e profano, manifestando in tutte le sue espressioni, compresa quella musicale, una grande gioia di vivere associata ad un forte slancio religioso, che si ritrovano identici in tutti i paesi europei.La scelta del repertorio proposto è dunque avvenuta ricercando tra i brani di diversa tradizione europea, che venivano eseguiti all'interno delle corti, dei conventi e delle confraternite, quelli che rivelano i momenti più salienti della vita medievale. In questo complesso panorama musicale si collocano brani che fanno aperto riferimento ai vari periodi dell'anno (Owe, lieber sumer e Ine gesach die heide; Tempus transit gelidum per esempio), ed altri che invece celebrano alcune fra le festività religiose, soprattutto quelli relativi ai due poli fondamentali del calendario cristiano: il Natale e la Pasqua. La cantiga Ben vennas mayo inoltre sintetizza e raccoglie questa duplice visione del tempo sacro e del tempo profano. Unisce in sé infatti al culto e alla devozione a Maria l'esultanza per il ritorno della primavera, poichè è nello stesso momento una preghiera alla Vergine e un inno di gioia per l'arrivo del mese di maggio "coperto di frutti".